PASQUA 2023

Ha scelto la parte migliore

Taccuino aperto oltre la metà delle pagine e penna tra le dita. Il cammino ha come direzione Gerusalemme. Le parole segnano il passo e, una dietro l’altra, allargano l’orizzonte mentre la città santa si fa sempre più prossima. “La messe è abbondante”… poco più avanti “è vicino a voi il regno di Dio”…, e ancora “rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli”…, fino a quella risposta “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso”… e alla parabola indimenticabile “Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione”.
Dopo tutte queste parole, raccolte anche nel capitolo 10 del Vangelo di Luca, sul nostro taccuino annotiamo che Gesù e i suoi arrivano in un villaggio e vengono ospitati nella casa di due sorelle, Marta e Maria. È proprio qui che scriviamo “Ha scelto la parte migliore” e poi prendiamo un evidenziatore per marcare bene “scelto”. Sulle sue lettere ripassiamo la penna più volte, che quasi si ricalca sul foglio sotto. E sulla pagina accanto, rimasta provvidenzialmente vuota, aggiungiamo frecce da e verso quella parola. Riscriviamo quel participio passato in tutti i modi del verbo “scegliere”. E ci lasciamo trasportare dalle sue declinazioni.
E poi scriviamo frasi di canzoni e film. Una è questa: “Sono le scelte che facciamo, Harry, che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità”. La dice Albus Silente, preside della scuola di Hogwarts, ai due studenti Harry Potter e Tom Riddle. Anche questa la evidenziamo! E il pensiero sullo scegliere si fa più profondo. Già perché sono davvero tante le scelte che siamo chiamati a fare, piccole e grandi che siano. Le statistiche dicono che ogni giorno sono 35.000 tra volontarie e involontarie: dallo zucchero, ai vestiti, dalla strada in cui svoltare a quale scuola frequentare, … Alcune scelte hanno una traiettoria che è breve, altre decidono tanto e per tanto tempo. Alcune addirittura tutta la vita. Chiudiamo il taccuino e lo appoggiamo.
Proprio attorno allo scegliere si è giocata la Quaresima di quest’anno partendo dall’icona biblica che la Diocesi ci ha proposto. “Ha scelto la parte migliore” è la risposta che Gesù offre a Marta quando lei protesta l’inattività di sua sorella. Riapriamo il taccuino e alla pagina seguente scriviamo di fila: Qual è la parte migliore? E migliore rispetto a cosa? Cosa è scegliere? Ed è possibile dire poi di aver scelto la parte migliore?
Gesù dice a Marta di scegliere l’ascolto come priorità di quel momento. Va bene il servizio, il pane, la casa… va bene tutto ma non può diventare il centro. E dice questa cosa dentro un suo personale movimento di scelta di andare definitivamente verso Gerusalemme. Un invito quasi a mettere le nostre scelte dentro questo suo scegliere di andare. Passo dopo passo. Personalmente e insieme. Certi che ognuno ha una sua storia da raccontare al Signore e i propri appunti di viaggio da annotare nel suo taccuino.
Ma in questa unione di differenze resta la certezza che Gesù continua a restituirci il volto di figli amati, chiamati a scegliere quotidianamente “non solo secondo il principio del bene ma anche del meglio” (don Cristiano Mauri).
Auguriamoci dunque di vivere questa Pasqua riconoscendo questa parte migliore come gesto innanzitutto di ascolto, di accoglienza, di passione, di vita, di presenza. Riapriamo il nostro taccuino e in mezzo a tutte queste parole scriviamo in grande “di una cosa sola c’è bisogno”. E poi, prima di richiudere, in cima alla pagina scriviamo “Santa Pasqua 2023”.

Auguri!

don Andrea

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