NOTIZIARIO "LA LANTERNA"parrocchia

“Lo ospitò in casa sua”

Ci siamo incamminati dentro questo Avvento raccolti da queste parole ispirate dalle prime battute del brano di Vangelo di Luca quando racconta della casa di Betania.

La casa resta il riferimento forte e quotidiano per tutti, lo è nel suo essere, appunto, domestica. Ma poi c’è questo verbo “ospitare” che richiama l’entrare, l’accogliere e il custodire. E così la casa diventa ulteriormente luogo di incontro, di relazione, di legame e poi si allarga per diventare anche abitazione, terra, ventre, incontro.

Ecco dentro questo cammino d’Avvento ci siamo lasciati incontrare nuovamente da un tempo che ci vede dalla parte di quelli “ospitati”: invitati a farci guidare dalla Parola per trovare Dio fatto uomo nella grotta di Betlemme. Ospitati, ospitanti, ospitali: nelle case, negli sguardi, nei progetti, nei percorsi, nei cuori, nei pensieri. E insieme fare spazio a colui che viene ad abitare, a mettere la sua casa, la sua dimora, in mezzo a noi. Un prete poeta, don Angelo Casati, ha rinchiuso dentro queste parole umili e splendide il gesto di Dio:

Sei la porta
non un muro sordo
e invalicabile, Signore.
non il fine corsa,
ma l’introduzione.
E dimora
all’infinito migrare
una tenda:
ombre segrete,
parole dissepolte
e luce che trema
sui volti.

Con queste parole ci auguriamo che sia un Natale in cui lasciarci avvicinare ancora da Gesù e dal dono che è lui. Un Natale di incontro, di relazioni, di gratitudine, di vicinanza, di ospitalità, di case abitate. E queste righe diventano anche per me, ultimo arrivato a Parre, l’occasione per esprimere insieme agli auguri anche il grazie per questi primi mesi percorsi insieme, per l’accoglienza che mi state riservando, per questo cammino che facciamo insieme come Comunità.

Auguri di cuore!

don Andrea

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